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TIMBERLAND : NOT JUST A BOOT

TIMBERLAND : NOT JUST A BOOT

La nuova collab fra Timberland e Louis Vuitton capeggiata da Pharrell Williams ha di certo riportato tantissima luce su questo brand di calzature cosi amato negli anni da così tante sotto culture diverse. 

La storia dei boots Timberland ha inizio nel 1952, quando Nathan Swartz acquistò una quota del 50% della Abington Shoe Company, un’azienda di calzature situata in Massachusetts. Nel 1955, Swartz acquistò il resto della società e iniziò a lavorare con i suoi figli.

Nel 1973, la Abington Shoe Company introdusse uno stivale completamente nuovo, progettato per essere impermeabile e resistente: il Timberland. Questo stivale divenne rapidamente popolare grazie alla sua alta qualità, alla robustezza e al comfort. Era uno dei primi stivali realizzati con la tecnica di stampaggio a iniezione che collegava la tomaia alla suola senza cuciture, offrendo una reale impermeabilità.

Nel 1978, l'azienda cambiò ufficialmente il nome in Timberland, data la grande popolarità degli stivali.

Negli anni 80 il brand ha vissuto un’esplosione assurda in Italia grazie al fenomeno dei “Paninari”. Negli anni 90 invece gli stivali Timberland sono stati adottati da molte figure iconiche hip hop e apparvero frequentemente in testi di canzoni, video musicali e servizi fotografici. Artisti come Notorious B.I.G., Tupac Shakur e molti altri li indossavano regolarmente, contribuendo a cementarne lo status come simbolo di stile e cultura all'interno della comunità hip hop.

Questa associazione ha fatto sì che Timberland diventasse più di una semplice scelta di calzature; gli stivali simbolizzavano l'autenticità, la resilienza e la durezza, valori spesso celebrati nei temi dell'hip hop.

 

 

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