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ANDRE KIRK AGASSI

ANDRE KIRK AGASSI

Andre Kirk Agassi è nato a Las Vegas, 29 Aprile 1970 ed è stato il mio tennista ed eroe sportivo preferito di sempre. Soprannominato il Kid di Las Vegas o Flipper, per il suo stile di gioco rapido, è considerato uno dei più forti tennisti di tutti i tempi. Io ho avuto la fortuna di giocare le finali di stato quando ero in High School proprio a Las Vegas, a casa sua

 Nella sua carriera ha vinto 60 titoli ATP e otto tornei dello Slam, detenendo il primo posto nella classifica ATP per 101 settimane e guadagnando in carriera più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni di dollari in sponsorizzazioniIl padre di Andre era un grande appassionato di tennis e sognava per i suoi quattro figli Rita, Philly, Tami e Andre un avvenire da campioni. Provò a trasformare ognuno di loro in un professionista, ma l'impresa riuscì soltanto con il figlio più piccolo, Andre, che si vide mettere in mano una racchetta già all'età di due anni. Tuttavia quello che sarebbe diventato uno dei più grandi campioni di sempre non ha un ricordo positivo delle sue prime esperienze tennistiche, a causa delle eccessive pressioni del padre: “Da ragazzino avevo odiato il tennis, vivevo nella paura di mio padre, che mi voleva campione a tutti i costi”.

Nella sua autobiografia intitolata Open Andre descrive i durissimi allenamenti a cui il padre lo sottoponeva, tra cui l'utilizzo del "drago", ovvero una macchina lanciapalle modificata proprio da Agassi senior per aumentarne la difficoltà, e le dure reazioni del padre di fronte ai suoi errori Suo padre diceva: «Se colpisci 2.500 palle al giorno, ne colpirai 17.500 alla settimana e quasi un milione in un anno. Un bambino che colpisce un milione di palle all'anno sarà imbattibile.»

Andrè tuttavia visse gli anni nella scuola di tennis in modo infelice: la rigida disciplina imposta dal padre e dall'accademia lo fece crescere con spirito sempre più ribelle, portandolo a infrangere qualsiasi regola gli venisse imposta, con lo scopo di farsi espellere dalla Bollettieri Academy. Andre indossava di proposito jeans strappati per provocare il proprio padre, inoltre, approfittando dell'odio di questi verso gli omosessuali, indossò in più occasioni uno smalto rosa sulle unghie al solo scopo di farlo infuriare. Durante un torneo giovanile della Florida a cui partecipavano diversi allievi della scuola di Bollettieri, Andre, che in quell'occasione fu l'unico ad avere raggiunto una finale, per giocarla si presentò in campo indossando il suo orecchino più vistoso, le unghie tinte di rosso fiammante, un'acconciatura da modicano con la cresta rossa e una salopette in jeans sgualcita.

Andre Agassi, sin da giovanissimo, ha dimostrato di avere una forte personalità e di non avere paura di esibirla: indossava abiti colorati in campo quando a nessuno veniva in mente di vestire un colore che non fosse il bianco, portava capelli lunghi e orecchini, e diventò un autentico divo grazie alla sua immagine ribelle. John McEnroe lo ha definito la rockstar del tennis. A causa di questo suo gusto particolare nell'abbigliamento diserterà per i primi anni della carriera il torneo di Wimbledon e l'Australian Open (era obbligatorio vestire di bianco in entrambe le competizioni), poiché giudicati troppo retrogradi. 

Nella sua autobiografia, Open, Agassi ha ammesso di avere fatto uso di metanfetamine e di avere mentito all'ATP per evitare una squalifica: nel 1997 risultò infatti positivo a un test antidoping e mentì all'ATP affermando di avere ingerito un cocktail di vodka contenente tale sostanza a sua insaputa. Salvò in questo modo il prosieguo della propria carriera sportiva. A sua difesa racconta che in quel periodo il suo matrimonio con Brooke Shiedls era in crisi e che fu per lui un periodo molto duro.

Due giorni dopo è stata pubblicata un'altra rivelazione tratta dalla sua autobiografia: il tennista statunitense ha ammesso che la sua folta criniera dei primi anni novanta era un parrucchino.

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